#Toscanasostenibile

mediatore: David Tei
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Tavolo 4 - Verde urbano, forestazione e assorbimenti - Grosseto

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Tavolo 4 - Verde urbano, forestazione e assorbimenti - Grosseto

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 3 su “Verde” all’incontro territoriale di Grosseto del 17 gennaio.

 

Proposte per la Regione

1- COSTRUIRE UNA CINTURA VERDE: connessione tra città e campagna attraverso uno spazio ricreativo (come è successo a Londra con la food forest). In questa cintura, prevista per collegare il tessuto urbano alla campagna circostante, dovrebbero essere previsti percorsi pedonali e ciclabili. Questo permetterebbe alle aziende agricole che circondano la città di svolgere i loro servizi (es vendita di prodotti, ippoterapia, attività didattica per i cittadini) e offrirli ai cittadini. Un simile intervento avrebbe ricadute favorevoli anche sulla qualità della vita, sul benessere delle persone. L’agricoltura si può esprimere anche nel sociale e aiutare tutte le disabilità.

2- MIGLIORARE I SERVIZI PUBBLICI PER COLLEGARE LA CAMPAGNA AL CENTRO URBANO: Si tratterebbe di servizi pubblici con costi ridotti: autobus/navette a chiamata.

3- ISTITUIRE UNA CONSULTA REGIONALE SUL VERDE URBANO: Proposta di delibera comunale di iniziativa popolare per adottare un comportamento per istituire la consulta regionale del verde della città di Grosseto. Il verde della città era mal tenuto; azioni compiute contro le norme. Le consulte regionali dovrebbero offrire dei pareri e avanzare delle proposte. Si tratterebbe di organi composti da cittadini attivi (riuniti in associazioni ecc) ed esperti (rappresentanti dell’ordine degli agronomi, architetti, rappresentanti del museo di Storia naturale della Maremma, figure indicate dalla scuola superiore di Agraria).

 

Proposte per i cittadini:

1- PROMUOVERE IL LAVORO SOCIALE: Affidare la tutela del verde ai cittadini, coinvolgendo ragazzi del servizio civile e anziani ma anche lavoratori in cassa integrazione e immigrati.  Come è stato fatto in passato potrebbero essere prese terre incolte e affidarle a giovani agricoltori che vogliono iniziare a fare impresa. Es iniziativa degli agricoltori custodi: formare cooperative e fare agricoltura in modo aggregativo. Un’altra realtà del passato simile a queste è stato il baratto amministrativo: scambio di attività tra Regione e cittadini (pulizia del verde urbano in cambio di servizi gratuiti).  

2- ADOTTARE UN ALBERO: Le famiglie potrebbero piantare un albero e prendersene cura grazie all’aiuto di esperti e delle associazioni.

3- AVVICINARSI AL MONDO DELLE ASSOCIAZIONI: I cittadini dovrebbero informarsi e mettersi in contatto con associazioni territoriali che si occupano del verde urbano.  

4- DENUNCIARE IL DISAGIO RELATIVO AL VERDE URBANO: denunciare al Comune ogni aspetto del degrado (a partire dal verde trascurato o dall’albero tagliato male).


Tavolo 3 – Mobilità, infrastrutture e innovazione - Grosseto

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Tavolo 3 – Mobilità, infrastrutture e innovazione - Grosseto

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 3 su “Mobilità, infrastrutture e innovazione” all’incontro territoriale di Grosseto del 17 gennaio.


Proposte per la Regione

    1. Oneri delle concessioni sulla geotermia da destinare alle infrastrutture del territorio. La carenza di infrastrutture è molto sentita e in quelle poche presenti c'è una carenza di manutenzione, in particolare sulle strade, soprattutto dell’Amiata. Il servizio di trasporto pubblico, soprattutto in ambito extraurbano, non è sufficiente e una parte delle risorse dovrebbero essere destinate per navette a chiamata per connettere le attività turistiche e aziende agricole del territorio.


    2. Nuove normativa regionale per indirizzare i comuni sulla mobilità. I pums non sono concretizzabili per mancanza di personale e risorse. La regione deve fornire ai comuni degli strumenti semplici per mettere in atto buone pratiche del mondo tecnico e scientifico, per esempio le linee guida della FIAB. Le azioni più incisive devono essere realizzate in ambito urbano. I Finanziamenti regionali vanno indirizzati alla mobilità dolce all'interno della città e non verso opere spot come piste ciclabili al di fuori del centro urbano. Inoltre va fatta rispettare la norma sui mobility manager, una figura fondamentale che non è stata adottata dai soggetti che erano obbligati a farlo.


Proposte per i cittadini

    1. Proporre una consulta della mobilità, che affianchi quella della disabilità, formata da associazioni e cittadini. La consulta deve essere un organo pubblico e trasparente che serve a dare indirizzi e consigli tecnici agli amministratori che poi dovranno prendere le decisioni in ambito mobilità.
    2. Mappatura partecipata della sicurezza stradale. I cittadini e le associazioni possono mappare le strade e i marciapiedi per individuare tutte le criticità, prestando attenzione ai pedoni e ai soggetti più deboli come gli anziani. Le amministrazioni devono poi realizzare le opere di messa in sicurezza e fare prevenzione con i vigili.


Tavolo 5 - Economia Circolare - Grosseto

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Tavolo 5 - Economia Circolare - Grosseto

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 1+5 su “Smart City ed Economia Circolare” all’incontro territoriale di Grosseto del 17 gennaio.

In questa occasione i tavoli 2 e 5 hanno lavorato insieme.

Proposte per la Regione.        

Tra le numerose proposte per la Regione, riguardanti principalmente il territorio maremmano, ha trovato l’accordo di tutto il gruppo la necessità di attivare, attraverso piani strutturali, urbanistici e bandi europei, una pianificazione territoriale finalizzata alla riduzione dello spopolamento nelle zone interne e all’aggregazione nelle stesse di soggetti che possono portare avanti pratiche di sviluppo sostenibile. Per far questo è fondamentale che vengano garantiti i servizi e gli incentivi necessari al sostentamento di questi territori. Parallelamente nel territorio maremmano occorre che vengano implementate le infrastrutture per ridurre l’utilizzo dei mezzi privati e incrementare quello dei mezzi collettivi.     

     
La seconda proposta è, invece, quella di indire un bando europeo sul riciclo in edilizia e agricoltura dei gessi rossi prodotti nella zona di Scarlino, sulla base delle linee guida degli studi realizzati nel 2019 a Firenze su campioni prelevati dalla stessa fabbrica.   

Altre proposte:
Miglioramento delle infrastrutture digitali della comunicazione in alcuni territori;
Rigenerazione delle strutture esistenti per ridurre la costruzione di nuovi edifici e l’utilizzo di suolo
Sostituire in tutte le scuole del territorio i distributori di snack e bibite con apparecchi “più sostenibili”, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo della plastica.

 

Proposte per i cittadini.
Anche in questa occasione è stata posta molta attenzione al tema del consumo consapevole. Per tutti risulta infatti necessario che i cittadini adottino nel quotidiano semplici, ma importanti, gesti “sostenibili”: dalla riduzione del consumo degli imballaggi, al rispetto della stagionalità degli alimenti, alla riduzione del consumo di carne etc… Un altro aspetto molto ricorrente è stato quello dell’utilizzo dei mezzi pubblici e della condivisione di quelli privati per gli spostamenti tra gruppi di cittadini, lavoratori, vicini di casa.


Tavolo 2 - Smart City, città e comunità sostenibili - Grosseto

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Tavolo 2 - Smart City, città e comunità sostenibili - Grosseto

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 1+5 su “Smart City ed Economia Circolare” all’incontro territoriale di Grosseto del 17 gennaio.

In questa occasione i tavoli 2 e 5 hanno lavorato insieme.

Proposte per la Regione.        

Tra le numerose proposte per la Regione, riguardanti principalmente il territorio maremmano, ha trovato l’accordo di tutto il gruppo la necessità di attivare, attraverso piani strutturali, urbanistici e bandi europei, una pianificazione territoriale finalizzata alla riduzione dello spopolamento nelle zone interne e all’aggregazione nelle stesse di soggetti che possono portare avanti pratiche di sviluppo sostenibile. Per far questo è fondamentale che vengano garantiti i servizi e gli incentivi necessari al sostentamento di questi territori. Parallelamente nel territorio maremmano occorre che vengano implementate le infrastrutture per ridurre l’utilizzo dei mezzi privati e incrementare quello dei mezzi collettivi.     

     
La seconda proposta è, invece, quella di indire un bando europeo sul riciclo in edilizia e agricoltura dei gessi rossi prodotti nella zona di Scarlino, sulla base delle linee guida degli studi realizzati nel 2019 a Firenze su campioni prelevati dalla stessa fabbrica.   

Altre proposte:
Miglioramento delle infrastrutture digitali della comunicazione in alcuni territori;
Rigenerazione delle strutture esistenti per ridurre la costruzione di nuovi edifici e l’utilizzo di suolo
Sostituire in tutte le scuole del territorio i distributori di snack e bibite con apparecchi “più sostenibili”, con l’obiettivo di ridurre l’utilizzo della plastica.

 

Proposte per i cittadini.
Anche in questa occasione è stata posta molta attenzione al tema del consumo consapevole. Per tutti risulta infatti necessario che i cittadini adottino nel quotidiano semplici, ma importanti, gesti “sostenibili”: dalla riduzione del consumo degli imballaggi, al rispetto della stagionalità degli alimenti, alla riduzione del consumo di carne etc… Un altro aspetto molto ricorrente è stato quello dell’utilizzo dei mezzi pubblici e della condivisione di quelli privati per gli spostamenti tra gruppi di cittadini, lavoratori, vicini di casa.


Tavolo 1 - Cambiamenti climatici ed energia - Grosseto

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Tavolo 1 - Cambiamenti climatici ed energia - Grosseto

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 1 su “Cambiamenti climatici ed energia” all’incontro territoriale di Grosseto del 17 gennaio.

Proposte per la Regione

Le proposte scaturite dall’articolazione della discussione del tavolo sono le seguenti:

    1) Si richiede di avviare una nuova valutazione sul sistema di concessione delle perforazioni geotermiche. Inoltre, è necessario il blocco immediato delle perforazioni nel territorio dell’Amiata, dato il livello di sovrasfruttamento raggiunto e il prosciugamento di diverse falde acquifere. Sempre in linea con questo tema, si chiede di pensare ad una nuova strategia di approvvigionamento energetico, con particolare attenzione alla produzione diffusa (nuovi incentivi per impianti di produzione privata).
    2) Si richiede un ripensamento del sistema di raccolta differenziata e creazioni di centri raccolta e smistamento hi-tech.  Sempre in linea con questo tema, si suggerisce di avviare in via sperimentale un sistema di “raccolta incentivante”: trovare un sistema di “premiazione” per i cittadini che adottano comportamenti sostenibili nella vita quotidiana.

Proposte per i cittadini

Per quanto riguarda le proposte rivolte ai cittadini, il gruppo si è principalmente concentrato sui temi delle buone pratiche quotidiane, con riferimento particolare alla necessità di rivedere il proprio sistema di consumi. Si auspica infatti un ritorno ad una nuovo tipo di sobrietà, più critica e orientata alle necessità reali. Tuttavia, per quanto i cambiamenti partano dai singoli individui, è necessario creare nuove forme di azione collettiva. Dunque:
    1) ritornare a dei consumi moderati, una nuova sobrietà critica.
    2)  creare una rete tra i cittadini per avviare un confronto creativo su pratiche e tematiche ambientali

Note
Un tema particolarmente sentito da alcuni componenti del gruppo è quello delle spreco di cibo all’interno delle mense scolastiche. Spesso il cibo non consumato viene gettato via (in maniera indifferenziata). Si sottolinea la contraddizione interna agli istituti che da un lato promuovono percorsi di educazione ambientale e dall’altra incorrono in sprechi insostenibili. Si richiede una ricognizione di questo problema e un intervento urgente.


Cinque temi per una Toscana Sostenibile

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Cinque temi per una Toscana Sostenibile

Il percorso partecipativo Forum della Sostenibilità intende approfondire 5 particolari temi per la costruzione di una Toscana Sostenibile: cambiamenti climatici ed energia, smart city, mobilità, verde ed economia circolare. La discussione in ciascun tavolo è orientata a raccogliere proposte concrete da parte dei cittadini secondo due grandi domande: cosa potrebbe fare la Regione Toscana su questo tema? Cosa potrebbero fare i singoli cittadini?

 

Lasciate il vostro contributo nella sezione dedicata! Grazie!

 

 

Tavolo Cambiamenti climatici ed energia

 

I cambiamenti climatici costituiscono uno dei temi centrali del dibattito politico e sociale di questo periodo. Il movimento sorto attorno alla protesta di Greta Thunberg, unito agli appelli sempre più allarmati della comunità scientifica internazionale (vedi rapporti IPCC), ha sensibilizzato l’opinione pubblica rispetto ad un tema assolutamente centrale rispetto al futuro del nostro pianeta. 

 

 

Tavolo Smart city (città e comunità sostenibili) 

 

Le aree urbane, nelle quali si concentra  oltre il 50% della popolazione mondiale ed oltre il 60% delle popolazione europea, hanno un ruolo cruciale, riconosciuto a livello mondiale ed europeo, in riferimento alle politiche economiche, sociali, culturali ed ambientali. Nelle città si rilevano i principali fenomeni di inquinamento, di dispendio energetico, di erosione delle risorse  ambientali (suolo, acqua), di impoverimento della qualità della vita e di vulnerabilità rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici.

 

 

Mobilità (innovazione e infrastrutture) 

 

Il settore dei trasporti rappresenta in ambito UE un’industria importante, che genera il 7% circa del PIL europeo e crea il 5% dei posti di lavoro, apportando un contributo fondamentale al funzionamento dell’intera economia dell’Unione. Di contro, rappresentano  quasi un quarto delle emissioni di gas a effetto serra e sono la prima causa di inquinamento atmosferico nei centri urbani. 

 

 

Verde (verde urbano/ forestazione/ assorbimenti)

 

Recenti studi dimostrano che gli alberi e le piante aumentano la propria capacità di assorbimento di sostanze inquinanti, esattamente come fossero filtri, tanto più si trovano vicini alla fonte di inquinamento. Ecco perché è importante prevedere azioni ed interventi di verde urbano, tenuto conto che alle città si deve circa il 70% dell’inquinamento totale. Le piante nella città non vanno quindi più intese solo come elementi estetici e di abbellimento ma come veri e propri mezzi per tutelare la qualità dell’aria e la nostra salute.

 

 

Economia circolare

 

L’Economia Circolare è un’economia progettata per auto-rigenerarsi, in cui i materiali di origine biologica sono destinati ad essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici devono essere progettati per essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. E’ un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.

 


Tavolo 5 - Economia Circolare - Lucca

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Tavolo 5 - Economia Circolare - Lucca

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 5 su “Economia circolare” all’incontro territoriale di Lucca del 17 Dicembre 2019

Proposte per la Regione:

    1. Pianificazione regionale e impiantistica: alcune azioni che la Regione dovrebbe promuovere, tenendo conto delle proprie competenze in materia, per contribuire a risolvere alcuni problemi avvertiti dagli operatori del settore. Di seguito un elenco:

- Pianificazione degli impianti di destinazione finale dei rifiuti speciali e urbani, con particolare attenzione alle tecnologie e le modalità dell’economia circolare, come indicato dall’Unione Europea.
- Educazione dei cittadini sull’importanze e le potenzialità della tecnologia impiantistica e dei costi di gestione regionale dei rifiuti.
- Incentivi premianti ed economici di prodotti provenienti dal riciclo (IRAP) per agevolare il consumatore nella fase iniziale (in cui tali prodotti potrebbero avere un costo maggiore).
- Formazione da parte della Regione nei confronti delle stazioni appaltanti per migliorare l’implementazione dei criteri ambientali minimi nelle procedure di evidenza pubblica e per poter premiare più consapevolmente le aziende che rispettano determinati parametri..
- Maggiore attenzione da parte della Regione sulla tecnologia delle biomasse.

    2. Progettazione: responsabilizzazione del produttore nella progettazione del prodotto finale secondo la possibilità intrinseca di essere riutilizzato e riciclato.


Proposte per i cittadini

    1. Formazione sulle buone pratiche: partendo dalla scuola e dai luoghi di formazione fino ad arrivare a un vero “Piano operativo di cambiamento dei comportamenti” della cittadinanza.

    2. Ufficio di assistenza legale, ovvero un ente a supporto delle associazioni e dei piccoli imprenditori per incentivare iniziative in tema di economia circolare e sostenibilità e per promuovere una corretta informazione per i cittadini sulle modalità di smaltimento dei rifiuti.

    3. Utilizzo di una parte del ricavato dall’imposta di soggiorno per la promozione di iniziative che mirino a ridurre l’impronta di CO2 nell’aria.

 

 


Tavolo 4 - Verde urbano, forestazione e assorbimenti - Lucca

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Tavolo 4 - Verde urbano, forestazione e assorbimenti - Lucca

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 4 su “Verde” all’incontro territoriale di Lucca del 17 Dicembre 2019

Proposte per la Regione

  • Indispensabile continuare la formazione e la sensibilizzazione delle scuole (es: reintrodurre la lezione di “ambiente” nelle scuole proposta anni fa e non portata più avanti).
  • Creazione un piccolo bosco/orto urbano a Lucca (bosco di 2.000/3.000 alberi). La Regione deve impegnarsi a mantenere ed aumentare gli spazi verdi. L’idea è quella di sensibilizzare cittadini (fin dai bambini) sul tema del verde urbano. Questi orti potrebbero essere curati da generazioni diversi (tipo nonni e nipoti) o coinvolgere realtà come Alternanza Scuola lavoro. Destinare parti dei soldi nella gestione di questi orti. Allo stesso tempo la Regione dovrebbe destinare fondi specifici per la manutenzione di questi orti.
  • La Regione ha elaborato delle linee guida per la corretta piantumazione degli alberi. Premiare gli enti che seguono queste linee o investire nella formazione di esperti che si occupando di questo (il problema di una piantumazione sbagliata non è da sottovalutare). Promuovere il mecenatismo del patrimonio del verde urbano: chi effettua erogazioni in denaro in sostegno del verde urbano potrà godere di benefici fiscali (tipo Art Bonus per il patrimonio culturale). Le ditte dovrebbero avere un certificato di qualità.

Proposte per i cittadini:

  • Adottare un parco: necessità di prendersi cura di un parco (prevedendo ad esempio un premio per il parco più pulito). Questa “strategia” di coinvolgimento della cittadinanza potrebbe avvicinare i cittadini al tema del volontariato. Per tenere puliti i parchi potrebbero essere organizzate “gite” e “passeggiate” collettive.
  • Utilizzare applicazioni che si occupano di segnalare il degrado urbano (es Junker). Sfruttare gli strumenti tecnologici per organizzare delle piccole “veglie di sorveglianza” del quartiere contro il degrado del verde urbano.

 


Tavolo 3 – Mobilità, infrastrutture e innovazione - Lucca

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Tavolo 3 – Mobilità, infrastrutture e innovazione - Lucca

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 3 su “Mobilità” all’incontro territoriale di Lucca del 17 Dicembre 2019

Proposte per la Regione

    1. Valorizzazione delle Ferrovie: la regione dovrebbe inserire nel PRIIM la Lucca-Pontedera, riattivare le ferrovie dismesse, riqualificare quelle sottoutilizzate anche per il trasporto merci, in particolare del distretto cartario. Progettare parcheggi scambiatori accessibili.

    2. Normare la micromobilità elettrica e i nuovi mezzi come monopattini e overboard.

    3. Valorizzare la tradizione ciclabile della città di Lucca e promuovere interventi di messa in sicurezza di tutte le piste ciclabili cittadine.

Proposte per i cittadini

    1. Mobility Manager: scuole, aziende ed enti pubblici dovrebbero dotarsi di figure che aiutino le persone a capire come spostarsi in modo più sostenibile (es. pedibus, carpooling). Sarebbe interessante pensare anche a possibili forme di premialità e di incentivi per chi si sposta utilizzando mezzi a basso impatto ambientale.

    2. Piste ciclopedonali progettate dal basso: i cittadini devono partecipare alla presa delle decisioni relative alla creazione di piste ciclopedonali e avere la possibilità di scegliere tra tutte le possibili alternative proposte dal territorio.

 


Tavolo 2 - Smart City, città e comunità sostenibili - Lucca

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Tavolo 2 - Smart City, città e comunità sostenibili - Lucca

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 2 su “Smart city (città e comunità sostenibili)” all’incontro territoriale di Lucca il 17 Dicembre 2019

Il gruppo di lavoro è stato decisamente proattivo, interessato e preparato sull’argomento. Questo ha permesso l’emergere di proposte interessanti, in un clima di scambio e condivisione di idee ed esperienze.     

Proposte per la Regione:
È emersa la necessità di fissare uno standard di competenze digitali comuni a tutti gli attori della Pubblica Amministrazione, nell’ottica della convergenza e della condivisione delle buone pratiche e, di conseguenza, dell’ottimizzazione delle proposte e delle risorse.
Parallelamente la necessità di invertire la tendenza al fenomeno dell’iper-urbanizzazione, incrementando e sostenendo i servizi anche nei centri urbani minori, per ridurre, così, lo spopolamento di queste realtà e il sovraccarico abitativo nei centri urbani maggiori. A riguardo potrebbe essere istituito un protocollo qualitativo dei servizi, che permetta di trasportare e adattare il know-how delle città ai centri montani.


Proposte per i cittadini:
È necessario che i cittadini inizino a riappropriarsi del concetto di “bene comune”, attraverso piccole esperienze di cittadinanza attiva e associazionismo (ad es. piccole attività di intervento, manutenzione e pulizia nella propria strada, di fronte al proprio negozio o nel giardino limitrofo alla propria abitazione); parallelamente dovrebbe essere sostenuta ed incrementata la socialità all’interno dei quartieri, con iniziative intergenerazionali e collettive che prevedano il coinvolgimento e la partecipazione costante degli anziani, nell’ottica di un sempre più necessario invecchiamento attivo della popolazione.

Proposte aggiuntive
    1. Riqualificare le ferrovie dismesse, come ad esempio la Lucca-Pontedera, per trasformarle in autostrade     ciclabili sul modello veneto e ligure.

    2. Istituire progetti educativi a lungo termine nelle scuole sul tema della     sostenibilità ambientale e sociale, per iniziare a sensibilizzare e     responsabilizzare i cittadini fin da piccoli.

 


Tavolo 1 - Cambiamenti climatici ed energia - Lucca

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Tavolo 1 - Cambiamenti climatici ed energia - Lucca

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 1 su “Cambiamenti climatici ed energia” all’incontro territoriale di Lucca del 17 dicembre.

Il tavolo 1 si è concentrato sull’individuazione di due proposte da presentare alla Regione Toscana. La discussione è stata ricca di spunti e proposte tanto da richiedere un lavoro di sintesi piuttosto elaborato e concertato.

Proposte per la Regione:
    1. Pensare una tipologia di bicicletta “smart”, dotata di un software open source standardizzato che produca dei dati integrati sulla mobilità e la qualità dell’ambiente, utilizzabili dalla regione per la pianificazione puntuale sul territorio.

    2. Piano regionale di incentivo alla produzione di energie rinnovabili ad ogni livello, pubblico e privato e inserimento dei manufatti preposti alla produzione di energia (es. pannelli fotovoltaici) all’interno di un sistema circolare di riciclo.

Proposte per i cittadini
    1. Valorizzare la produzione locale a discapito dei consumi di grande distribuzione. Questo comporterebbe un risparmio economico di lungo periodo e un miglioramento della salute.
    2. Rivedere le proprie abitudini di consumo energetico, dalla casa fino allo spazio pubblico: la rivoluzione parte da noi!


Tavolo 5 - Economia Circolare - Lucca

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Tavolo 5 - Economia Circolare - Lucca

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 5 su “Economia circolare” all’incontro territoriale di Lucca del 17 Dicembre 2019

Proposte per la Regione:

    1. Pianificazione regionale e impiantistica: alcune azioni che la Regione dovrebbe promuovere, tenendo conto delle proprie competenze in materia, per contribuire a risolvere alcuni problemi avvertiti dagli operatori del settore. Di seguito un elenco:

- Pianificazione degli impianti di destinazione finale dei rifiuti speciali e urbani, con particolare attenzione alle tecnologie e le modalità dell’economia circolare, come indicato dall’Unione Europea.
- Educazione dei cittadini sull’importanze e le potenzialità della tecnologia impiantistica e dei costi di gestione regionale dei rifiuti.
- Incentivi premianti ed economici di prodotti provenienti dal riciclo (IRAP) per agevolare il consumatore nella fase iniziale (in cui tali prodotti potrebbero avere un costo maggiore).
- Formazione da parte della Regione nei confronti delle stazioni appaltanti per migliorare l’implementazione dei criteri ambientali minimi nelle procedure di evidenza pubblica e per poter premiare più consapevolmente le aziende che rispettano determinati parametri..
- Maggiore attenzione da parte della Regione sulla tecnologia delle biomasse.

    2. Progettazione: responsabilizzazione del produttore nella progettazione del prodotto finale secondo la possibilità intrinseca di essere riutilizzato e riciclato.


Proposte per i cittadini

    1. Formazione sulle buone pratiche: partendo dalla scuola e dai luoghi di formazione fino ad arrivare a un vero “Piano operativo di cambiamento dei comportamenti” della cittadinanza.

    2. Ufficio di assistenza legale, ovvero un ente a supporto delle associazioni e dei piccoli imprenditori per incentivare iniziative in tema di economia circolare e sostenibilità e per promuovere una corretta informazione per i cittadini sulle modalità di smaltimento dei rifiuti.

    3. Utilizzo di una parte del ricavato dall’imposta di soggiorno per la promozione di iniziative che mirino a ridurre l’impronta di CO2 nell’aria.

 

 


Tavolo 3 – Mobilità, infrastrutture e innovazione - Lucca

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Tavolo 3 – Mobilità, infrastrutture e innovazione - Lucca

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 3 su “Mobilità” all’incontro territoriale di Lucca del 17 Dicembre 2019

Proposte per la Regione

    1. Valorizzazione delle Ferrovie: la regione dovrebbe inserire nel PRIIM la Lucca-Pontedera, riattivare le ferrovie dismesse, riqualificare quelle sottoutilizzate anche per il trasporto merci, in particolare del distretto cartario. Progettare parcheggi scambiatori accessibili.

    2. Normare la micromobilità elettrica e i nuovi mezzi come monopattini e overboard.

    3. Valorizzare la tradizione ciclabile della città di Lucca e promuovere interventi di messa in sicurezza di tutte le piste ciclabili cittadine.

Proposte per i cittadini

    1. Mobility Manager: scuole, aziende ed enti pubblici dovrebbero dotarsi di figure che aiutino le persone a capire come spostarsi in modo più sostenibile (es. pedibus, carpooling). Sarebbe interessante pensare anche a possibili forme di premialità e di incentivi per chi si sposta utilizzando mezzi a basso impatto ambientale.

    2. Piste ciclopedonali progettate dal basso: i cittadini devono partecipare alla presa delle decisioni relative alla creazione di piste ciclopedonali e avere la possibilità di scegliere tra tutte le possibili alternative proposte dal territorio.

 


Tavolo 4 Verde (verde urbano/ forestazione/ assorbimenti) - Pistoia

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Tavolo 4 Verde (verde urbano/ forestazione/ assorbimenti) - Pistoia

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 4 su “Verde” all’incontro territoriale di Pistoia del 16 Novembre 2019

Il Tavolo 4 ha lavorato su due proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Verde.

Proposte per la Regione:

  1. Coerenza della governance e dell’attuazione delle leggi in merito al verde urbano (rivedendo criteri e requisiti delle leggi, aiutando ad esempio ragazzi giovani ad aprire imprese nel settore). Prevedere incentivi e disincentivi reali per rendere le idee dei cittadini e di altri attori (es associazioni concrete).
  2. Conversione della città in verde attraverso processi di formazione e sensibilizzazione. La sensibilizzazione deve partire fin dalle scuole e formare competenze specifiche (es agronomi, architetti) che possano portare ad una piantumazione corretta degli alberi per evitare ulteriori danni.


Proposte per i cittadini:

  1.  Costruire una nuova forma di cittadinanza attiva ed ecologicamente sostenibile. Si deve formare una cittadinanza consapevole (importanza formazione nelle scuole e partecipazione a processi partecipativi). Esempio: potrebbe essere rivalutata l’offerta formativa nelle scuole, prevedendo gite nei boschi o altre esperienze pratiche, coinvolgendo figure specifiche.
  2. Promuovere in prima persona l’educazione civica: fare scelte consapevoli negli acquisti e costruire una rete di consumatori alternativa, scegliere la via di smaltimento migliore dei prodotti (es pile, batterie ecc).

Tavolo 2 Smart city (città e comunità sostenibili) - Pistoia

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Tavolo 2 Smart city (città e comunità sostenibili) - Pistoia

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 2 su “Smart city (città e comunità sostenibili)” all’incontro territoriale di Pistoia del 16 Novembre 2019

Il Tavolo 2 ha lavorato su due proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Smart City.

Proposte per la Regione:

  1. Maggiore attenzione alla città di genere: una città intelligente e interconnessa dovrebbe, infatti, saper rispondere - da un punto di vista architettonico e funzionale – alle differenti modalità, ed esigenze, che uomini e donne hanno nel vivere quotidianamente la città. La pianificazione urbanistica dovrebbe, quindi, tener conto di queste differenze e coinvolgere, fin dai primi momenti, i cittadini in percorsi partecipativi ad hoc.
  2. Creazione di una app multisettoriale che riguarda tutti gli aspetti del vivere sociale, tramite la quale vi possa essere una comunicazione continua e bidirezionale con la comunità e i cittadini, importante sia a livello informativo che formativo. Tutto questo allo scopo anche di favorire e incrementare la partecipazione dei cittadini.

Proposte per i cittadini:

  1. Incrementare la collaborazione e i servizi di prossimità anche all’interno dei singoli quartiere o condomini, per ritrovare un’interconnessione che non sia solo tecnologica ma anche, e soprattutto, umana e sociale. Esempi: babysitter di condominio, badante di condominio, spostamenti condivisi per andare a lavoro. L’idea di un mutualismo civico importante per le persone e per l’ambiente.
  2. Impegnarsi nell’orientare i propri consumi, in modo consapevole e attento a quelle che sono le imprese territoriali di prossimità. Quindi privilegiare gli acquisti nelle piccole realtà commerciali di quartiere e nelle aziende agricole e artigiane presenti sul territorio.

 


Tavolo 3 Mobilità (innovazione e infrastrutture) - Pistoia

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Tavolo 3 Mobilità (innovazione e infrastrutture) - Pistoia

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 3 su “Mobilità” all’incontro territoriale di Pistoia del 16 Novembre 2019

Il Tavolo 3 ha lavorato su due proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Mobilità.

Proposte per la Regione

  1. Una nuova visione integrata per la Toscana: La regione deve andare oltre il PRIIM e progettare in modo  integrato tutta la mobilità, in particolare quella dell’area vasta Firenze-Prato-Pistoia-Empoli. I singoli comuni non hanno le risorse e la visione necessaria. Bene i PUMS a livello provinciale ma la regione deve avere un ruolo più attivo nel coordinamento dei lavori. La regione deve spingere i territori a progettare più a lungo termine e fare riferimento alle migliori esperienze innovative a livello mondiale. A tutti i cittadini deve essere garantita pari opportunità in ambito ciclopedonale nei centri urbani. Importante focalizzarsi sulla qualità del viaggio e del tempo dei cittadini, un esempio positivo è il parcheggio scambiatore di Villa Costanza a Scandicci. Il Distretto Ferroviario (DITECFER), in questa nuova visione integrata si propone come partner della regione per realizzare un laboratorio per l’innovazione della mobilità sostenibile. Dentro al Distretto ci sono aziende di tutta Italia, grandi realtà, che possono dare un contributo sul territorio toscano ad un ecosistema che pensa la mobilità del futuro. Infine è emersa la necessità di migliorare la logistica per le merci, in particolare per il settore vivaistico, attualmente caotica e dispersiva che crea traffico e inquinamento nella viabilità locale.
  2. Progetto Butterfly: la proposta è un sistema di mobilità sperimentale, una ferrovia elettrica a guida autonoma, dal basso impatto ambientale, alimentabile con energie rinnovabili. Il progetto può essere realizzato lungo percorsi ciclopedonali e come prima applicazione può essere utilizzato per servire la montagna pistoiese e raggiungere l'Abetone. Sul progetto è stata già prodotta ampia documentazione.

Proposte per i cittadini:

  1.  Invogliare i giovani, eventualmente a partire delle scuole, a fare l’analisi Carbon Footprint dei genitori. Cioè provare a calcolare le emissioni della giornata tipo, quindi rispetto alla mobilità ma non solo.
  2. Si deve diffondere tra i ragazzi la cultura della mobilità sostenibile e informali su tutti i costi nascosti in termini di salute, sicurezza  e impatto sociale che stanno dietro i vari sistemi di trasporto (Uno strumento utile che possono utilizzare tutti i cittadini è tramway for dummies, un portale web con dati e studi sulla mobilità).

Tavolo 5 Economia circolare - Pistoia

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Tavolo 5 Economia circolare - Pistoia

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 5 su “Economia circolare” all’incontro territoriale di Pistoia del 16 Novembre 2019

Il Tavolo 5 ha lavorato su due proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Economia circolare

Proposte per la Regione:

1. POLITICHE REGIONALI DI PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE IN AMBITO ECONOMIA CIRCOLARE

  • Azione di coordinamento, tramite la pianificazione urbanistica regionale, volta a orientare in modo più stringente i comuni toscani (tramite linee guida e incentivi) affinché prevedano programmi di rigenerazione urbana nei loro piani operativi.
  • Richiesta di una proposta di legge di iniziativa regionale di riforma della legislazione nazionale attuale, per una reale implementazione dell’economia circolare (p.e.: mancanza attuale di decreti attuativi sui sottoprodotti ed eliminazione di divieti contraddittori che limitano la libera iniziativa dei cittadini)
  • Delineazione di un protocollo regionale di riferimento per gli operatori del settore per evitare cortocircuiti applicativi nel riuso dei materiali (p.e.: bioplastica smaltita nell’indifferenziata)
  • Finanziamento di attività di progettazione di infrastrutture di riciclo
  • Promozione di un’offerta maggiore in fatto di corsi universitari sul tema (p.e.: progettazione eco-sostenibile) per favorire la ricerca e la crescita di competenze formative.

2. LOGHI E CERTIFICAZIONI

implementazione di un sistema di logo regionale che attesti al consumatore il rispetto di principi di economia circolare nei processi produttivi e che premi il produttore che si attiene al rispetto di uno specifico disciplinare, penalizzando chi non si uniforma.
In ambito di certificazioni, un organismo comunitario di riferimento è già presente (ECOLABEL), tuttavia si richiede alla Regione di promuovere una maggiore uniformità certificativa in ambito comunitario e un’estensione delle certificazioni alle categorie merceologiche attualmente non ricomprese.

Proposte per i cittadini:

1. CITTADINI: ACQUISTI CONSAPEVOLI

Tra i cittadini è fondamentale lo sviluppo di comportamenti virtuosi legati ad acquisti consapevoli. L’attuale presa di coscienza sul tema deve portare ad un reale cambiamento dei consumi evitando il più possibile acquisti di prodotti non riciclabili e multi-materiali, utilizzando fontanelli ed orti sociali, ma anche facendo attenzione ad etichette, loghi e certificati che attestano percorsi produttivi ecologicamente virtuosi.

2. ASSOCIAZIONISMO: SENSIBILIZZAZIONE E CREATIVITA’

Le associazioni di categoria e del settore hanno un ruolo importante nella sensibilizzazione dei propri associati. E’ essenziale incrementare i progetti attivi e la comunicazione nelle scuole. L’attenzione all’approccio e al contesto creativo (anche sull’esempio di tante idee che si stanno diffondendo come “Ripuliamo il mondo” o il “Plogging”: una sorta di jogging in cui si ripuliscono le strade mentre si corre in compagnia) potrebbe essere utile per aumentare la partecipazione dei cittadini alle iniziative.

 


Tavolo 1 Cambiamenti climatici ed energia - Pistoia

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Tavolo 1 Cambiamenti climatici ed energia - Pistoia

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 1 su “Cambiamenti climatici ed energia” all’incontro territoriale di Pistoia del 16 Novembre 2019

Il Tavolo 1 ha lavorato su due proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Cambiamenti climatici ed energia.

Proposte per la Regione:
 Le proposte scaturite dal tavolo per la Regione sono le seguenti:

  1. Promuovere, incentivare e prevedere nella pianificazione urbanistica iniziative dal basso,  di azionariato collettivo, per la costruzione di impianti di produzione di energie rinnovabili e immissione in rete dell’energia prodotta e destinata all’autoconsumo.
  2. Finanziare  una sezione di ricerca del CNR sull’impatto ecologico dei manufatti preposti alla produzione di energia rinnovabile e il loro relativo riciclo o smaltimento.

Proposte per i cittadini:
Le proposte per i cittadini sono:

  1.  Creare una rete di attività per favorire la comunicazione sui temi ambientali ed ecologici tra generazioni.  
  2.  Favorire iniziative di presidio creativo e ludico per sensibilizzare i territori ai temi dell’ecologia. 

Tavolo 5 Economia circolare - Firenze

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Tavolo 5 Economia circolare - Firenze

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 5 su “Economia Circolare” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019

Il Tavolo 5 ha lavorato su tre proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Economia Circolare.

Proposte per la Regione

1) FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE DI PMI E MICROIMPRESE AI BANDI DI INCENTIVI E CO-FINANZIAMENTO IN AMBITO EC
La prima proposta prevede un impegno da parte della Regione a facilitare la partecipazione delle PMI e microimprese ai bandi di incentivi e co-finanziamenti di progetti inerenti l’economia circolare. Ciò sia attraverso la predisposizione di criteri tecnici più vicini alla struttura delle aziende piccole e meno strutturate, sia attraverso una struttura regionale di assistenza tecnico-burocratica.

2) ECONOMIA CIRCOLARE 4.0
Investimento culturale in progetti di informazione, formazione scolastica ed educazione alla cittadinanza per promuovere pratiche di riciclo, riutilizzo e riduzione dei rifiuti
Installazione, da parte della Regione, di macchinari di riciclo per il recupero del vuoto (plastica e vetro) prevedendo strumenti premianti/incentivazione economica al consumatore finale

Proposte per i cittadini

1) PROMOZIONE DI UNA CULTURA ED ECONOMIA DI VICINATO
Creazione ex-novo di spazi attivi di pratica circolare e sviluppo sinergico delle realtà già esistenti al fine di favorire l’apprendimento e la produzione di conoscenza organizzata e di qualità. E’ fondamentale che si sviluppi nella cittadinanza una maggiore attenzione alla cultura e all’economia “di vicinato”, attraverso la diffusione di esperienze come i repair cafè, la biblioteca degli oggetti, la banca del tempo e l’artigiano digitale, per la disseminazione di pratiche virtuose in ambito di consumo consapevole, condivisione, risparmio.

2) FARE RETE
Maggiore collaborazione tra le associazioni di settore e implementazione sinergica delle reti esistenti sull’esempio positivo dei GAS (gruppi di acquisto solidale).

 

 


Tavolo 4 Verde (verde urbano/ forestazione/ assorbimenti) - Firenze

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Tavolo 4 Verde (verde urbano/ forestazione/ assorbimenti) - Firenze

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 4 su “Verde urbano, forestazione e assorbimenti” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019

Il Tavolo 4 ha lavorato su tre proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Verde urbano, forestazione e assorbimenti.

Proposte per la Regione

1) Monitorare e sostenere i progetti: appare necessario creare maggiore informazione attraverso processi partecipativi (es costruzione di un osservatorio). Ogni anno vengono proposti molti progetti, ma molti di questi alla fine non vengono vagliati o realizzati per problemi burocratici o per un mancato monitoraggio delle varie fasi di realizzazione. La Regione dovrebbe fornire supporto scientifico, tecnico, legale ed economico. Infine, appare indispensabile la collaborazione tra cittadini privati, quindi senza specifiche competenze, e tecnici o esperti del settore.

2) Cercare soluzioni lungimiranti ed ecosostenibili: soluzioni non solo attuabili e fattibili dal punto di vista economico. Inserire tecnologie innovative, biotecnologie, referenti alla ricerca in una vera rete che possa portare alla collaborazione tra esperti e cittadini.


Proposte per i cittadini


1) Attivarsi e farsi portavoce dei problemi presenti nel proprio quartiere (in seguito a un maggiore coinvolgimento e gratificazione da parte di Amministrazioni Pubbliche). È necessario anche informarsi su processi partecipativi e sulle diverse realtà associative.


2) La sensibilizzazione di temi legati a questo tavolo deve coinvolgere non solo figure istituzionali, ma anche singoli cittadini. Sarebbe auspicabile una collaborazione con figure scolastiche, attivando programmi e laboratori ad hoc, promovendo associazioni e movimenti quale Slow Food o costruendo orti sociali. Però, per poter realizzare tutto questo è necessaria una semplificazione delle procedure amministrative e burocratiche.


Tavolo 3 Mobilità (innovazione e infrastrutture) - Firenze

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Tavolo 3 Mobilità (innovazione e infrastrutture) - Firenze

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 3 su “Mobilità, infrastrutture e innovazione” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019

Il Tavolo 3 ha lavorato in particolare su due proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Mobilità, infrastrutture e innovazione.

Proposte per la Regione

1. Campagna di comunicazione efficace e localizzata per informare e incentivare i cittadini e formare gli amministratori pubblici sui temi della mobilità sostenibile, abbinata ad un sistema di ricompense per chi utilizza bici, trasporto pubblico e mezzi elettrici monoutenti. Le ricompense, gestite da apposite app che monitorano le buone pratiche del cittadino, possono concretizzarsi in sconti e bonus. Un incentivo sarebbe anche quello di ridurre il costo dei biglietti dei treni regionali per i bambini.
2. Potenziamento mezzi pubblici in particolare ferrovie e tramvie. La cura del ferro è vista come fondamentale. Dove possibile la ferrovia deve fungere da metropolitana di superficie.  Il trasporto pubblico su gomma deve essere reso più affidabile, grazie ad una approfondita analisi dei flussi, in modo da diventare alternativa credibile al mezzo privato e a non creare disagi nelle occasioni di scambio con il ferro. Il TPL deve poi occuparsi delle aree interne e più periferiche.  attenzione alle risorse per la gestione delle infrastrutture.


Proposte per i cittadini

1. L’educazione civica deve puntare in particolare sui giovani per cambiare le loro abitudini, in particolare tra i ragazzi si deve diffondere l’utilizzo del mezzo elettrico, in particolare monoutente, che non deve essere vista una pratica accattivante e non di nicchia.
2. Nella popolazione si deve diffondere una nuova mentalità che vada a riscoprire il senso civico dell’appartenenza pubblica.


Tavolo 1 Cambiamenti climatici ed energia - Firenze

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Tavolo 1 Cambiamenti climatici ed energia - Firenze

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 1 su “Cambiamenti climatici ed energia” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019

Il Tavolo 1 ha lavorato su tre proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Cambiamenti climatici ed energia.

Proposte per la Regione:
 
1)    Si suggerisce un diverso orientamento e una semplificazione dell’impianto di norme e procedure che sblocchi da un lato il sistema di riqualificazione e adeguamento energetico degli edifici esistenti; dall’altro, che promuova una ricognizione e un maggiore coinvolgimento delle realtà produttive (aziende e start up) ad alta innovazione tecnologica all’interno di questi processi.

2)   Si propone un piano di finanziamento per percorsi formativi su temi inerenti al cambiamento climatico ed energetico che coinvolgano le scuole, le aziende e il mondo dell’associazionismo.

3)   Creazione di una piattaforma online, aperta e interattiva, all’interno della quale Regione e Comuni possano accedere per condividere esperienze innovative nell’ambito dell’efficientamento energetico (progetti attivi, proposte, monitoraggio di altre azioni implementate in altri paesi e territori, buone pratiche, “anagrafe” delle aziende hi-tech). Una sorta di stanza comune in cui gli enti in questione possano dialogare in maniera efficace e rapida su questioni cruciali.

Proposte per i cittadini:

1)    Migliorare il sistema di smaltimento e riciclo dei rifiuti, con particolare attenzione al ciclo degli olii esausti, altamente inquinanti e ottimi come materia prima di produzione energetica.
2)    Promuovere maggiormente il monitoraggio delle proprie azioni quotidiane, la propria impronta ecologica, incoraggiando i cittadini a calcolare il proprio consumo di energia quotidiano anche con l’ausilio di app e strumenti tecnologici.

 


Tavolo 2 Smart city (città e comunità sostenibili) - Firenze

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Tavolo 2 Smart city (città e comunità sostenibili) - Firenze

Sintesi dei risultati della discussione del tavolo 2 su “Smart City” all’incontro territoriale di Firenze del 19 Ottobre 2019

Il Tavolo 2 ha lavorato in particolare su due proposte per la Regione Toscana e due proposte per i cittadini in materia di Smart City. Sono emerse anche altre proposte.

Proposte per la Regione:

Le proposte rivolte alla Regione Toscana riguardano la necessità di favorire la digitalizzazione dei cittadini, aiutandoli a formarsi sul tema delle Smart City e delle competenze digitali, nella logica del lifelong learning, e l’importanza di condividere con Comuni e cittadini le buone pratiche esistenti a livello locale, nazionale e internazionale in campo di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Proposte per i cittadini:

Per i cittadini è stato emersa, invece, l’idea di istituire dei veri e propri “ambasciatori delle Smart City”, cittadini virtuosi che, in più o meno formale, potrebbero associarsi e mettere competenze ed esperienze al servizio della comunità, per una diffusione più capillare delle buone pratiche e delle skills digitali. Parallelamente l’idea di un mutualismo civico che, basandosi sulla collaborazione tra i cittadini, favorisca un’economia della condivisione di beni e servizi privati, importante per le persone e per l’ambiente.

Altre proposte emerse nella discussione:
Tra le altre proposte:

Incentivare le aziende ad avere una produzione più eco-sostenibile, inserendo la sostenibilità nei costi.
Istituire nelle città sedi e strutture permanenti dedicate ai temi della sostenibilità, quali luoghi di incontro, scambio e sensibilizzazione “off-line” su certe tematiche. Parallelamente la presenza di un forum dedicato capace di mettere in rete i diversi attori e dare loro la possibilità di condividere buone pratiche.
Unificare gli sforzi amministrativi sul campo della rigenerazione urbana e della riqualificazione degli spazi pubblici esistenti, avvicinando e coinvolgendo anche i piccoli comuni, in una logica di condivisione delle strategie di intervento attuate.
Dare continuità ad eventi come questo, per garantire un’attenzione costante su certi temi, e per accrescere la partecipazione.


Tavolo 1 - Cambiamenti climatici ed energia

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Tavolo 1 - Cambiamenti climatici ed energia

I cambiamenti climatici costituiscono uno dei temi centrali del dibattito politico e sociale di questo periodo. Il movimento sorto attorno alla protesta di Greta Thunberg, unito agli appelli sempre più allarmati della comunità scientifica internazionale (vedi rapporti IPCC), ha sensibilizzato l’opinione pubblica rispetto ad un tema assolutamente centrale rispetto al futuro del nostro pianeta. E’ ormai abbastanza noto che la temperatura della Terra sta aumentando, a causa delle emissioni di gas climalteranti (in primis CO2), con la conseguenza di rendere sempre più frequente il verificarsi di eventi estremi quali siccità, inondazioni, cicloni, ecc. Meno noto è forse il fatto che tali sconvolgimenti climatici stanno già oggi interessando anche la nostra Regione, con il LAMMA che ha registrato un aumento della temperatura di circa un grado negli ultimi 60 anni. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: bombe d’acqua, periodi di siccità, territori che stanno divenendo sempre più aridi, colture tradizionali che sono in pericolo.

Le emissioni climalteranti, a differenza di altri inquinanti, si misurano su scala mondiale, tutti i produttori sono quindi responsabili dei mutamenti climatici che avvengono nel pianeta indipendentemente dal luogo in cui si trovano. In tale senso, è importante che anche una realtà piccola come quella regionale faccia la sua parte.

Per contrastare i cambiamenti climatici è quindi necessario come prima cosa ridurre le emissioni. Per farlo occorre agire sul sistema di produzione in generale ed in particolare sulla produzione energetica, sostituendo alle fonti fossili quelle rinnovabili e diminuendo i consumi energetici aumentando l’efficienza.

Approfondimenti

Strumenti e obiettivi:

In Toscana lo strumento principale su questo tema è il Piano Ambientale Energetico Regionale (PAER) approvato con Delibera del Consiglio Regionale l'11 febbraio 2015 che stabilisce, in linea con i target europei, l’Obiettivo generale “Contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l'efficienza energetica e le energie rinnovabili” con i seguenti obiettivi specifici:

  • Ridurre le emissioni di gas serra.
  • Razionalizzare e ridurre i consumi energetici.
  • Aumentare la percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Alcuni dati:

La Regione Toscana, con 8.776 GWh prodotti nell'anno 2016, è l'ottava regione italiana per quota di energia proveniente da fonti rinnovabili attestando tale produzione al 50% del totale dell’energia prodotta. Da un punto di vista della produzione da rinnovabile la Toscana si pone quindi nella media alta delle regioni italiane. In particolare la fonte geoetermica rappresenta quasi il 72% della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e circa il 36% della produzione di energia elettrica totale.

La quota di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale di energia è, secondo il rapporto ISTAT 2019, per la Toscana pari al 17,9% rispetto al 17,4% di media nazionale ed è in netto miglioramento e risulta quindi già raggiunto l’obiettivo fissato a livello comunitario che si attestava al 16,5% al 2020.  

Per quanto riguarda le emissioni di gas serra a livello regionale esse risultano in diminuizione, in coerenza con i dati nazionali che registrano una diminuizione di oltre il 17% rispetto al 1990, indicato come anno iniziale di riferimento. Tra le regioni italiane la Toscana risulta avere un trend maggiormente positivo.

Le risorse messe in campo dalla Regione:

Nell’ambito della programmazione dei fondi comunitari POR FESR 2014-2020 Asse 4 - in campo energetico la Regione Toscana ha previsto, in coerenza con il PAER;  azioni per l'efficientamento energetico rivolte alle imprese e al settore pubblico quali  Enti Locali (Comuni, Province, Città Metropolitane e Unione di Comuni) , ASL e Aziende Ospedaliere.

Nell'ambito dei bandi pubblicati dal 2015 al 2017 sono stati finanziati 303 progetti per un importo di contributo pari a 18,4 Mln di euro su investimento pari a 53,3 Mln di euro di cui 270 interventi per l'efficientamento energetico degli immobili sedi di imprese per un importo di contributo pari a 15,9 Mln di euro su investimento pari a 44,8 Mln di euro e 33 interventi per l'efficientamento energetico dei processi produttivi  per un importo di contributo pari a 2,5 Mln di euro su investimento pari a 8,5 Mln di euro.

Nell'ambito del bando pubblicato nel 2017 sono stati finanziati 145 progetti per l'efficientamento energetico degli immobili pubblici (140 progetti Enti Locali per un importo contributo 42,8 Mln di euro  e  5 progetti ASL/Aziende Sanitarie per un importo contributo 10,4 Mln di euro ) per un importo di contributo pari a 53,2 Mln di euro su investimento pari a 81,1 Mln di euro.


Tavolo 5 - Economia Circolare

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Tavolo 5 - Economia Circolare

L’Economia Circolare è un’economia progettata per auto-rigenerarsi, in cui i materiali di origine biologica sono destinati ad essere reintegrati nella biosfera, e quelli tecnici devono essere progettati per essere rivalorizzati senza entrare nella biosfera. E’ un sistema economico pianificato per riutilizzare i materiali in successivi cicli produttivi, riducendo al massimo gli sprechi.

Si tratta di un ripensamento complessivo e radicale rispetto al modello produttivo classico, basato sull’iper sfruttamento delle risorse naturali e orientato all’unico obiettivo della massimizzazione dei profitti tramite la riduzione dei costi di produzione. Stiamo parlando di una transizione dal modello lineare ad un modello circolare, che nella considerazione di tutte le fasi – dalla progettazione, alla produzione, al consumo, fino alla destinazione a fine vita – sappia cogliere ogni opportunità di limitare l’apporto di materia ed energia in ingresso e di minimizzare scarti e perdite, ponendo attenzione alla prevenzione delle esternalità ambientali negative e alla realizzazione di nuovo valore sociale e territoriale.

Adottare un approccio circolare significa rivedere tutte le fasi della produzione e prestare attenzione all’intera filiera coinvolta nel ciclo produttivo. Questa attenzione passa per il rispetto di alcuni principi di base, quali:

  • Eco Progettazione, vale a dire progettare i prodotti pensando fin da subito al loro impiego a fine vita, quindi con caratteristiche che ne permetteranno lo smontaggio o la ristrutturazione
  • Modularità e Versatilità, cioè rendere i prodotti adatabili a condizioni diverse ede streme
  • Impiego di Fonti Energetiche Rinnovabili
  • Approccio Ecosistemico, tenendo conto delle relazioni causa-effetto tra le diverse componenti
  • Recupero dei Materiali, favorendo la sostituzione delle materie prime vergini con materie prime seconde provenienti da filiere di recupero che ne conservino le qualità.

Numerosi studi e ricerche dimostrano come un utilizzo poco efficiente delle risorse oltre a rappresentare un problema ambientale abbia ripercussioni importanti sugli equilibri economici e industriali. La Toscana si avvia a pieno titolo sulla strada dell'economia circolare promossa dalla Commissione europea.

L'obiettivo è utilizzare in modo efficiente materie prime, prodotti e rifiuti, ottenendo il massimo valore promuovendo al tempo stesso il risparmio energetico e riducendo le emissioni di gas serra. Pertanto, le Regioni, in collaborazione con le istituzioni nazionali, possono e si considereranno garanti di tali misure a livello locale. Contribuiranno a rendere la vita dei loro elettori più verde e più sostenibile.

Approfondimenti

Strumenti e obiettivi:

La Giunta ha approvato la costituzione di un Tavolo Regionale per reimpiegare i rifiuti dei cicli produttivi. Obiettivo prioritario del tavolo è favorire il reimpiego degli scarti condividendo con le imprese e le associazioni di categoria una serie di attività di ricerca e innovazione volte a favorire le migliori forme di riuso, riciclo e recupero. Il tavolo cercherà anche di prevedere le migliori forme di smaltimento di ciò che eventualmente residuasse dal ciclo, studiando le destinazioni ultime degli scarti finali delle lavorazioni (cioè quei rifiuti che non sono riutilizzabili, né recuperabili o riciclabili).

I settori individuati sono: lapideo con particolare riferimento all'estrazione del marmo, cartario, tessile, cuoio, metallurgico e cantieristica, chimica con riferimento agli scarti della produzione e infine oro.

Alcuni dati:

La Toscana ricicla circa il 56% dei rifiuti prodotti. L'obiettivo è raggiungere il 70% entro il 2020 e l'80% entro il 2023. Il restante 20% dovrebbe essere composto per il 5% da rifiuti di trattamento meccanico biologico (MBT), 7% da materiale di incenerimento e 8% da residuo per discariche.

Prima regione in Italia, la Regione Toscana ha approvato le legge 28 giugno 2019, n. 3 “Misure per la riduzione dell'incidenza della plastica sull'ambiente” che vieta nelle spiagge toscane la somministrazione e l’uso di contenitori, mescolatori per bevande, aste a sostegno di palloncini, cannucce e stoviglie, quali posate, forchette, coltelli, cucchiai, bacchette e piatti, in plastica mono-uso. Stesso divieto di somministrazione vale nei parchi e nelle aree protette. La legge estende poi il divieto anche nelle fiere ed eventi organizzati o finanziati, anche in parte, da Regione, enti locali, enti e aziende soggette alla vigilanza degli stessi.

Le risorse messe in campo:

Dal 2007 a oggi sono stati finanziati 221 progetti di riduzione e prevenzione (7,5 Milioni di euro)

•    106 progetti per 220 fontanelli ed erogatori

•    52 progetti per 20.000 composter (distribuiti nel complesso 67 .200

•    23 progetti per 30 interventi nelle mense scolastiche e 10 ecosagre

•    15 per ecocentri (centri di riparazione, scambio, distrib. invenduto)

•  25 per altri interventi di riduzione (comunicazione, educazione ambientale, riduzione carta negli uffici pubblici


Tavolo 4 - Verde urbano, forestazione e assorbimenti

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Tavolo 4 - Verde urbano, forestazione e assorbimenti

I cambiamenti climatici costituiscono uno dei temi centrali del dibattito politico e sociale di questo periodo. Il movimento sorto attorno alla protesta di Greta Thunberg, unito agli appelli sempre più allarmati della comunità scientifica internazionale (vedi rapporti IPCC), ha sensibilizzato l’opinione pubblica rispetto ad un tema assolutamente centrale rispetto al futuro del nostro pianeta. E’ ormai abbastanza noto che la temperatura della Terra sta aumentando, a causa delle emissioni di gas climalteranti (in primis CO2), con la conseguenza di rendere sempre più frequente il verificarsi di eventi estremi quali siccità, inondazioni, cicloni, ecc. Meno noto è forse il fatto che tali sconvolgimenti climatici stanno già oggi interessando anche la nostra Regione, con il LAMMA che ha registrato un aumento della temperatura di circa un grado negli ultimi 60 anni. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: bombe d’acqua, periodi di siccità, territori che stanno divenendo sempre più aridi, colture tradizionali che sono in pericolo.

Le emissioni climalteranti, a differenza di altri inquinanti, si misurano su scala mondiale, tutti i produttori sono quindi responsabili dei mutamenti climatici che avvengono nel pianeta indipendentemente dal luogo in cui si trovano. In tale senso, è importante che anche una realtà piccola come quella regionale faccia la sua parte.

Per contrastare i cambiamenti climatici è quindi necessario come prima cosa ridurre le emissioni ma altrettanto importante è riuscire ad assorbire i gas climalteranti oggi in atmosfera diminuendo quindi la loro concentrazione e riducendo l’effetto serra. Ad oggi sono allo studio molte soluzioni tecnologiche per “catturare” la CO2, ma non esiste ancora una soluzone migliore rispetto a quella che può essere assicurata dagli alberi che, tra l’altro, a differenza di ogni altro strumento tecnologico non presentano controindicazioni (non occorre che siano alimentati da fonti energetiche, non producono problemi di smaltimento di rifiuti, non consumano risorse, ecc.).

Recenti studi dimostrano che gli alberi e le piante aumentano la propria capacità di assorbimento di sostanze inquinanti, esattamente come fossero filtri, tanto più si trovano vicini alla fonte di inquinamento. Ecco perché è importante prevedere azioni ed interventi di verde urbano, tenuto conto che alle città si deve circa il 70% dell’inquinamento totale. Le piante nella città non vanno quindi più intese solo come elementi estetici e di abbellimento ma come veri e propri mezzi per tutelare la qualità dell’aria e la nostra salute.

Approfondimenti

Strumenti e obiettivi:

Nel 2018 la Regione Toscana è stato approvato il nuovo Piano regionale per la qualità dell’aria (PRQA) che prevede interventi in materia di energia, trasporti (mutuati dal PRIIM), urbanistica e attività produttive.

In attuazione del PRQA la giunta regionale ha approvato le linee guida “Indirizzi per la piantumazione di specifiche specie arboree in aree urbane per l'assorbimento di particolato e ozono (DGR n. 1269/2018)”. L'intervento si è concretizzato con la realizzazione di apposite linee guida quale strumento di indirizzo per i Comuni, ma utilizzabili da qualsiasi cittadino, con lo scopo di privilegiare la messa a dimora di specifiche specie arboree che abbiano la capacità di assorbire inquinanti per i quali nel Piano è stata indicata la criticità.

Le linee guida si prefiggono di definire il contributo individuale che ogni specie arborea e arbustiva, utilizzata nel contesto urbano della Toscana, riesce a fornire, a maturità, per il miglioramento della qualità dell'aria, con particolare attenzione all'effetto di riduzione dell'inquinamento da ozono O3, biossido di azoto NO2 e particolato PM10.

Nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 sono previste misure per la conservazione e la valorizzazione delle aree forestali, con particolare riferimento a quelle colpite da calamità naturali.

Alcuni dati:

Il 50% del territorio toscano è coperto da foreste. Con 1 milione e 151mila ettari di superficie boscata, la Toscana è in proporzione la regione più boscosa d'Italia. Da una prima analisi generale (elaborazioni IBIMET-LaMMA) emerge che i boschi toscani assorbono in media circa 10 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, pari a circa il 30% delle emissioni complessive toscane, contribuendo quindi in modo significativo a ridurre il contenuto di CO2 nell’atmosfera.

Le risorse messe in campo dalla Regione:

Oltre alle misure già descritte del  Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 si segnala, perché accessibile e rivolta a tutti, una applicazione web denominata "Alberi e siepi antismog" realizzata dalla Regione Toscana in collaborazione con soggetti di ricerca internazionale. Collegandosi all'indirizzo web https://servizi.toscana.it/RT/statistichedinamiche/piante/, è possibile inserire i parametri relativi alle proprie necessità (ad es. dimensioni della pianta,  disponibilità di acque per le annaffiature,  livello di allergenicità accettato, tipo d'inquinante interessato, etc.) e visualizzare le tipologie di piante che maggiormente si confanno alle esigenze e che presentano la maggiore capacità di assorbimento degli inquinanti.


Tavolo 3 – Mobilità, infrastrutture e innovazione

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Tavolo 3 – Mobilità, infrastrutture e innovazione

Il settore dei trasporti rappresenta in ambito UE un’industria importante, che genera il 7% circa del PIL europeo e crea il 5% dei posti di lavoro, apportando un contributo fondamentale al funzionamento dell’intera economia dell’Unione. Di contro, rappresentano  quasi un quarto delle emissioni di gas a effetto serra e sono la prima causa di inquinamento atmosferico nei centri urbani.

Per questo motivo una mobilità a basse emissioni è una delle componenti essenziali della più ampia transizione verso l’economia circolare a basse emissioni di carbonio di cui l'Europa ha bisogno per rimanere competitiva e per poter soddisfare le esigenze di mobilità delle persone e delle merci.

Oggi, molto più che in passato il settore dei trasporti presenta le potenzialità di contribuire a ridurre le emissioni grazie alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie ed ai nuovi modelli di impresa che possono spiengere verso un impego ottimale delle risorse di trasporto. Quest'evoluzione è sostenuta dai dati, dai segnali di prezzo più netti e da un sistema di trasporto multimodale, i quali svolgono quindi un ruolo fondamentale nell'impostazione dell'UE per una mobilità a basse emissioni.

Approfondimenti

Strumenti e obiettivi:

In Toscana, il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (PRIIM), istituito con L.R. 55/2011 e approvato dal Consiglio regionale nel 2014 (DCR 18/2014), costituisce lo strumento di programmazione unitaria attraverso il quale la Regione definisce in maniera integrata le politiche in materia di mobilità, infrastrutture e trasporti.

Finalità del piano sono:

  • la realizzazione di una rete integrata e qualificata di infrastrutture e servizi per la mobilità sostenibile di persone e merci
  • l’ottimizzazione del sistema di accessibilità alle città toscane, al territorio e alle aree interne e lo sviluppo della piattaforma logistica toscana quale condizione di competitività del sistema regionale
  • la riduzione  dei costi esterni del trasporto anche attraverso il riequilibrio e l’integrazione dei modi di trasporto,
  • l’incentivazione dell’uso del mezzo pubblico, migliori condizioni di sicurezza stradale e la diffusione delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione.

Nel piano queste finalità si sono tradotte in cinque obiettivi strategici che, tra l’altro, concorrono al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale attraverso azioni rivolte allo sviluppo di modalità di trasporto sostenibili con particolare riferimento all’ambito urbano e metropolitano (sistema tramviario, mobilità ciclabile, intermodalità, etc.), alla qualificazione del sistema dei servizi di trasporto pubblico su gomma e su ferro, nell’ambito del quale è previsto il rinnovo del parco bus e treni, al potenziamento  dei collegamenti ferroviari e della modalità di trasporto via mare, nonché allo sviluppo delle azioni trasversali per l’informazione e la comunicazione, la ricerca e l’innovazione e i sistemi di trasporto intelligenti in ambito urbano ed extraurbano.

Monitoraggio:

Annualmente la Regione dà conto dell’avanzamento delle politiche del PRIIM, aggiornando contestualmente i quadri conoscitivi del Piano, attraverso i documenti di monitoraggio del Piano, di cui l’ultimo approvato dalla Giunta con Dec. GR n.  9 del 16 settembre 2019. I documenti di monitoraggio del Piano ed il PRIIM stesso sono consultabili sul sito regionale alle pagine

http://www.regione.toscana.it/priim

http://www.regione.toscana.it/-/monitoraggio-del-priim


Tavolo 2 - Smart City, città e comunità sostenibili

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Tavolo 2 - Smart City, città e comunità sostenibili

Le aree urbane, nelle quali si concentra  oltre il 50% della popolazione mondiale ed oltre il 60% delle popolazione europea, hanno un ruolo cruciale, riconosciuto a livello mondiale ed europeo, in riferimento alle politiche economiche, sociali, culturali ed ambientali. Nelle città si rilevano i principali fenomeni di inquinamento, di dispendio energetico, di erosione delle risorse  ambientali (suolo, acqua), di impoverimento della qualità della vita e di vulnerabilità rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici.

 

L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile individua tra gli obiettivi di sviluppo quello di “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”. L’approccio alle città deve in questo senso configurarsi come integrato e multisettoriale, basato sugli aspetti decisivi della elevata qualità ambientale, dell’efficienza e della circolarità delle risorse, della mitigazione e dell’adattamento al cambiamento climatico.

 

Uno degli elementi cardine per uno sviluppo sostenibile delle città è l’attuazione di un governo sostenibile del territorio che pone come obiettivo principale la valorizzazione e salvaguardia del patrimonio territoriale inteso come bene comune nel rispetto delle esigenze  legate alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future. La costruzione di una città e di una comunità sostenibili passa quindi anche attraverso la riduzione dell’impegno di suolo, la riqualificazione urbana degli spazi e la rigenerazione di aree urbane degradate, periferiche e non, oltre che per la conservazione e promozione dei caratteri peculiari del paesaggio.

Approfondimenti

Strumenti e obiettivi:

La  Regione Toscana ha ormai da tempo concentrato la propria azione nelle politiche di sviluppo della rigenerazione urbana attraverso la previsione di una serie di disposizioni all’interno del proprio corpo normativo. In particolare ha introdotto nella propria legge per il governo del territorio misure volte ad incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente e a promuovere e agevolare la rigenerazione delle aree degradate.

In sintesi gli obiettivi della disciplina regionale sono finalizzati a:

  • monitorare il consumo di suolo
  • riutilizzare e a rendere più dense le aree già urbanizzate
  • mantenere e ad incrementare l’attrattività dei contesti urbani
  • migliorare la qualità della vita e dell’ambiente urbano orientandone lo sviluppo verso la green city
  • garantire il mantenimento e l’efficienza delle urbanizzazioni e delle dotazioni collettive
  • favorire lo sviluppo dei processi di partecipazione civica

Le risorse messe in campo:

In particolare, nel corso della legislatura, è stata data attuazione ai Progetti di Innovazione Urbana dell’Asse VI Urbano del POR FESR 2014-2020 che affrontano le sfide economiche ambientali e sociali con interventi integrati e sinergici in ambito urbano. La politica di coesione europea ha infatti posto tra gli obiettivi per il ciclo di programmazione 2014-2020  quello di perseguire lo sviluppo urbano sostenibile attraverso interventi integrati e coordinati che sappiano esaltare i punti di forza della città, in termini di opportunità di crescita e sviluppo, e che sappiano intervenire sui punti deboli per superare le criticità allo sviluppo economico e sociale.

L’Asse Urbano dispone di un budget di circa € 46.1 mln di euro. Le scelte programmatiche dell’Asse sono attuate attraverso Progetti di Innovazione Urbana (PIU), che, in coerenza con la legge regionale n. 65/2014 per il governo del territorio della Toscana, sono finalizzati a favorire l'inclusione sociale e la riduzione del disagio socio-economico, attraverso la valorizzazione della struttura insediativa regionale e la realizzazione di interventi architettonici, tecnologici e infrastrutturali integrati tra loro.

Sono inoltre state recentemente assegnate le risorse del bando regionale per il cofinanziamento di interventi di rigenerazione urbana nelle aree interne della Toscana. Il bando, dal valore di 4 milioni, era stato pubblicato lo scorso 3 aprile in attuazione della legge regionale sul governo del territorio. In tutto sono state 58 le richieste giunte da 49 Comuni (su 118 enti aventi diritto perché situati in aree classificate come 'interne') e 13  progetti ammessi a finanziamento.


Agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile

Tavoli di discussione

Partecipa ai tavoli di discussione e contribuisci alla costruzione della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile 

 

Costruiamo insieme una Toscana Sostenibile

Il Forum della Sostenibilità è un percorso partecipativo voluto ed ideato dalla Regione Toscana per dare voce ai cittadini sul tema della sostenibilità ambientale. Uno Sviluppo Sostenibile si costruisce solo con l’impegno e il coinvolgimento di tutti.

Il percorso si svolge sia dal vivo, in occasione di alcuni eventi territoriali, sia online, su questa piattaforma. C’è bisogno del contributo di tutti per camminare insieme verso la Toscana del futuro.

Clicca su partecipa per iniziare a esprimere la tua opinione!

 

Agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile

Gli obiettivi individuati dalle Nazioni Unite sono interconnessi e indivisibili tra loro nel perseguire lo sviluppo sostenibile nelle tre dimensioni: sociale, economica ed ambientale. E’ però ovvio che la nostra Regione si trovi ad uno stadio di maggiore o minore sviluppo rispetto a ciascuno dei singoli obiettivi individuati.

Tra i 17 goal dell’Agenda 2030, quale ritieni prioritario per il tuo territorio e perché?


Agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile

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Agenda 2030: gli obiettivi di sviluppo sostenibile

L'8 aprile 2019 prende avvio il percorso di partecipazione legato alla costruzione della Strategia Regionale per la Sostenibilità. Questo tavolo è un primo momento di ascolto in cui sarà possibile, per ognuno, segnalare i temi, facendo riferimento ai 17 goals di Agenda 2030, sui quali si ritiene che la Regione debba impegnarsi maggiormente per vincere le principali sfide per il futuro al 2030.

 

Parliamo di 17 goal o di Obiettivi di Sviluppo Sostenibile o di SDGs, ma sono tutti nomi diversi per lo stesso concetto.

 

L’Agenda 2030 con i 17 SDGs, esprime un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale. In questo modo viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo.

 

Gli obiettivi concorrono quindi nel loro insieme alla vittoria su tre grandi sfide: porre fine alla povertà, proteggere il pianeta ed assicurare prosperità a tutti.

 

Pur presentandosi come obiettivi interconnessi e fondamentalmente indivisibili, è ovvio che su alcuni di essi il nostro territorio possa collocarsi ad uno stato di maggiore o minore sviluppo. Nel perseguire il raggiungimento delle finalità dichiarate, sarà pertanto necessario porre maggiore attenzione, azioni e investimenti su taluni goal rispetto ad altri.

 

Ed ecco quindi che chiediamo il vostro contributo. Tra i 17 goal dell’Agenda 2030, quale ritieni prioritario per il tuo territorio e perché?

 

Se vuoi approfondire i singoli obiettivi e dare la tua opinione sull'argomento, clicca sull'icona dell'obiettivo che ti interessa per raggiungere l'area di discussione dedicata.

 

 

 

Approfondimenti

  1. Porre fine alla povertà in tutte le sue forme
  2. Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile
  3. Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti a tutte le età
  4. Offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti
  5. Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne
  6. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e condizioni igieniche per tutti
  7. Assicurare l’accesso all'energia pulita, a buon mercato e sostenibile per tutti
  8. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro decoroso per tutti
  9. Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e inclusiva e favorire l’innovazione
  10. Riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi
  11. Rendere le città e le comunità sicure, inclusive, resistenti e sostenibili
  12. Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili
  13. Fare un’azione urgente per combattere il cambiamento climatico e il suo impatto
  14. Salvaguardare gli oceani, i mari e le risorse marine per un loro sviluppo sostenibile
  15. Proteggere, ristabilire e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri, la gestione sostenibile delle foreste, combattere la desertificazione, fermare e rovesciare la degradazione del territorio e arrestare la perdita della biodiversità
  16. Promuovere società pacifiche e inclusive per lo sviluppo sostenibile, garantire a tutti l’accesso alla giustizia, realizzare istituzioni effettive, responsabili e inclusive a tutti i livelli
  17. Rinforzare i significati dell’attuazione e rivitalizzare le collaborazioni globali per lo sviluppo sostenibile

Partecipa alla discussione sugli Obiettivi

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Partecipa alla discussione sugli Obiettivi

08 avril 2019

In questa sezione approfondiremo i 17 obiettivi dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Partecipa anche tu per darci la tua opinione!

Clicca sull'immagine per raggiungere il tavolo di discussione.


Obiettivo 17 - Partnership per gli obiettivi

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Obiettivo 17 - Partnership per gli obiettivi

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 17: “Partnership per gli obiettivi".

 

 

 

 

 

 

 

Per avere successo, l’agenda per lo sviluppo sostenibile richiede partenariati tra governi, settore privato e società civile. Queste collaborazioni inclusive, costruite su principi e valori, su una visione comune e su obiettivi condivisi, che mettano al centro le persone e il pianeta, sono necessarie a livello globale, regionale, nazionale e locale. Tutti i paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza più distinzione tra paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo: ciò significa che ogni paese deve impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile che consenta di raggiungere gli SDGs, rendicontando sui risultati conseguiti all’interno di un processo coordinato dall’ONU.


La Toscana si sta impegnando alla realizzazione di questo obiettivo proprio attraverso il progetto Toscana Sostenibile, al fine di sensibilizzare i cittadini sul tema della sostenibilità con un percorso informativo e partecipativo.


Obiettivo 16 - Pace, giustizia e istituzioni solide

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Obiettivo 16 - Pace, giustizia e istituzioni solide

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 16: “Pace, giustizia e istituzioni solide".

 

 

 

 

 

 

 

L’obiettivo numero 16 intende promuovere società pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, e si propone inoltre di fornire l’accesso universale alla giustizia e di costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli. Senza una comunità pacifica e inclusiva e una governance efficace, lo sviluppo non può essere sostenibile. Ad esempio, i paesi colpiti da conflitti sono i più lontani dal raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (sdg), mentre in molti altri paesi il ristabilimento delle istituzioni di pace e responsabili ha contribuito notevolmente al raggiungimento degli SDG.
Escludendo le tre regioni a presenza storica delle mafie (Sicilia, Campania e Calabria), secondo le statistiche ufficiali negli ultimi tre anni la Toscana è la prima regione in Italia per numero di arresti e denunce con l’aggravante del metodo mafioso e per questo “si conferma un contesto economico favorevole, oltre che vantaggioso, per gli investimenti criminali”.

 


Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 16 "Pace, giustizia e istituzioni solide"?


Obiettivo 5 - Parità di genere

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Obiettivo 5 - Parità di genere

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 5: "Parità di genere".

 

 

 

 

 

 

La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. Garantire alle donne e alle ragazze parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.

Secondo quanto riportato da IRPET nel 2017, rispetto alla dimensione sociodemografica, il quadro descritto dalle variabili relative ai tassi di istruzione e al mercato del lavoro appare per la Toscana in linea con gli obiettivi europei di maggior partecipazione femminile a entrambe le sfere.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 5 "Parità di genere"?


Obiettivo 4 - Istruzione di qualità

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Obiettivo 4 - Istruzione di qualità

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 4: "Istruzione di qualità".

 

 

 

 

 

 

L’istruzione può davvero garantire ai giovani un futuro migliore. Un passo in avanti è fare in modo che tutti, uomini e donne, possano leggere e scrivere, eliminando ogni forma di discriminazione di genere e promuovendo un accesso paritario a tutti i livelli di educazione accompagnato da un’elevata qualità degli insegnanti.

Si sono ottenuti risultati importanti per quanto riguarda l’incremento dell’accesso all’istruzione e del livello base di alfabetizzazione, ma è necessario raddoppiare gli sforzi per ottenere risultati ancora migliori verso il raggiungimento degli obiettivi per l’istruzione universale. Nel mondo, 103 milioni di giovani non possiedono capacità di base in lettura e scrittura, di cui oltre il 60% donne.

In Toscana, il 62,4% delle persone di 25-64 anni ha completato almeno la scuola secondaria di II grado, su una media italiana del 59,9%. Per quanto riguarda il livello di competenza alfabetica degli studenti, il punteggio medio ottenuto nelle prove di competenza alfabetica funzionale degli studenti toscani delle classi II della scuola secondaria di secondo grado risulta essere di 197, di tre punti inferiore al punteggio medio italiano.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 4 "Istruzione di qualità"?

 


Obiettivo 3 - Salute e benessere

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Obiettivo 3 - Salute e benessere

 

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 3: "Salute e benessere".

 

 

 

 

 

Per raggiungere lo sviluppo sostenibile è fondamentale garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.

Ogni giorno muoiono 17.000 bambini in meno rispetto al 1990; tuttavia, ogni anno continuano a morire più di sei milioni di bambini prima del compimento del quinto anno d’età. Dal 2000, i vaccini contro il morbillo hanno prevenuto quasi 15,6 milioni di morti. Nel 2013 sono esplose 2,1 milioni di nuove infezioni da HIV, il 38% in meno rispetto al 2001. L’HIV è la causa principale di morte tra le donne in età riproduttiva in tutto il mondo. L’AIDS è oggi la principale causa di morte tra gli adolescenti (dai 10 ai 19 anni) in Africa e la seconda causa più comune di morte tra gli adolescenti a livello mondiale.

La Regione Toscana presenta dati molto positivi sulle vaccinazioni, infatti, la copertura di morbillo, parotite e rosolia, nel 2018 ha raggiunto il 95.32% a 24 mesi di età. Questa copertura non è affatto scontata, si tratta di un dato molto significativo ottenuto grazie a campagne mirate, che può tuttavia continuare a crescere anche grazie all’impegno dei cittadini.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 3 "Salute e benessere"?


Obbiettivo 1 - Povertà 0

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Obbiettivo 1 - Povertà 0

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 1: "Sconfiggere la povertà".

 

 

 

 

 

 

Ad oggi sono ancora molte le persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno; un fenomeno ingiusto per la dignità di qualsiasi essere umano che può giungere al termine con la cooperazione tra Paesi e l’implementazione di sistemi e misure sociali di protezione per tutti

Secondo l'ultimo rapporto dell'Osservatorio Social Regionale "La povertà in Toscana", in Toscana la povertà assoluta ha toccato il picco più basso nel 2007. Nel triennio 2008-2010 è tornata ai livelli del 2005 per poi subire un aumento repentino nel 2011. Nei tre successivi si è attenuata leggermente, senza mai tornare ai livelli pre-crisi, per poi aumentare nuovamente nel 2016. Nel confronto con il resto del paese, la Toscana presenta tuttavia livelli di povertà assoluta di gran lunga inferiori. Se guardiamo alla distinzione delle famiglie povere per età del capofamiglia vediamo come la classe più in difficoltà sia quella degli under-35 con un’incidenza della povertà del 7,3%. La povertà coinvolge il 4,2% della classe di età centrale, tra i 35 e i 65 anni, mentre solo l’1,2% degli over-65 è colpito. La distanza del reddito familiare dalla spesa necessaria per garantire un tenore di vita dignitoso a tutta la famiglia è più elevata per la fascia di età centrale (36%), in cui più presumibilmente sono presenti maggiori carichi familiari.  Nelle famiglie con un solo componente la povertà è diffusa più che nella media regionale, 3,6% contro 3,3%, sebbene con intensità leggermente inferiore. Sui single, soprattutto quando sono giovani, pesano i costi del vivere senza altri componenti che portano reddito e senza alcuna economia di scala derivante dalla condivisione delle spese. La povertà è, inoltre, cresciuta maggiormente laddove le famiglie sono rappresentate da persone di sesso maschile, con titolo di studio basso, coerentemente con una crisi economica che, almeno nella sua fase iniziale, ha ridotto soprattutto il peso del comparto manifatturiero più tradizionale.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 1 "Povertà Zero"?


Obiettivo 14 - Vita sott’acqua

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Obiettivo 14 - Vita sott’acqua

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 14: “Vita sott’acqua".

 

 

 

 

 

 

Inquinamento e sfruttamento eccessivo dei nostri oceani sono la causa di sempre maggiori problemi, quali una grave minaccia per la biodiversità, l'acidificazione degli oceani e l’aumento dei rifiuti di plastica. Il 40% degli oceani del mondo è pesantemente influenzato dalle attività umane, il cui impatto comprende l’inquinamento, l’esaurimento delle riserve ittiche e la perdita di habitat naturali lungo le coste. La conservazione e lo sfruttamento sostenibile degli oceani, dei mari e di tutte quelle risorse al loro interno sono importanti per la nostra vita: la riduzione dell’inquinamento marino, così come una gestione sostenibile dell’ecosistema e una protezione dell’ambiente subacqueo sono obiettivi necessari per salvaguardare la nostra salute.

L’Italia è indietro sulla tabella di marcia stabilita dalla Strategia europea per l’ambiente marino. Il dato più allarmante risulta essere il sovra-sfruttamento degli stock-ittici monitorati, con una quota dell’88% nel 2014. 

Su venti punti monitorati dai tecnici di Goletta Verde lungo le coste della Toscana, sette sono risultati fortemente inquinati e due inquinati. Responsabili dell’inquinamento microbiologico, che arriva a mare, i canali e le foci sono la cattiva depurazione o la presenza di scarichi illegali.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 14 "Vita sott’acqua"?


Obiettivo 15 - Vita sulla terra

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Obiettivo 15 - Vita sulla terra

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 15: “Vita sulla terra".

 

 

 

 

 

 

La conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità sono di vitale importanza per lo sviluppo sociale ed economico, nonché per la sopravvivenza dell'umanità. Le foreste coprono il 30% della superficie terrestre e costituiscono l’habitat di oltre l’80 per cento di tutte le specie terrestri di animali, piante ed insetti, offrono cibo sicuro e riparo, e sono essenziali per il contrasto al cambiamento climatico. Tuttavia, tredici milioni di ettari di foreste vanno perse ogni anno, mentre il persistente deterioramento dei terreni ha portato alla desertificazione di 3,6 miliardi di ettari.  Per quanto riguarda la biodiversità invece, si stima che delle 8.300 specie di animali conosciute, un 8 per cento si è estinto e un 22% è a rischio estinzione.

L'Italia è uno dei paesi europei più ricchi di biodiversità, sia animale che vegetale, e la Toscana è una della regioni che possiede il maggior numero di specie vegetali. Questa ricchezza di biodiversità è però seriamente minacciata a livello nazionale e pezzi di essa rischiano di essere irrimediabilmente perduti.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 15 "Vita sulla terra"?

 

 


Obiettivo 13 - Lotta contro il cambiamento climatico

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Obiettivo 13 - Lotta contro il cambiamento climatico

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 13: “Lotta contro il cambiamento climatico".

 

 

 

 

 

 

I cambiamenti climatici sono all’ordine del giorno e balzano agli occhi di tutti: una situazione che non può più essere ignorata e che deve essere affrontata entro il 2030 con politiche e strategie globali sostenibili in modo da arginare i rischi ambientali e gli effettivi disastri naturali. L’Obiettivo 13 invita dunque i paesi a dotarsi di misure di protezione del clima nelle loro politiche nazionali e a prestarsi reciproca assistenza per rispondere alle sfide quando necessario.

Si presenta per tutti un unico scenario: date le attuali concentrazioni e le continue emissioni di gas serra, è molto probabile che entro la fine di questo secolo, l’aumento della temperatura globale supererà 1,5°C rispetto al periodo dal 1850 al 1990. Gli oceani si riscalderanno e i ghiacci continueranno a sciogliersi. Si prevede che l’aumento medio del livello del mare raggiunga i 24-30 cm entro il 2065 e i 40-63 cm entro il 2100. 

Sul piano nazionale, l’Italia nel 2017 ha prodotto diverse novità: la proposta di un Piano nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la creazione della nuova Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e l’annuncio della preparazione del Piano Nazionale Clima ed Energia, che come richiesto dall’Unione Europea dovrà integrare i temi dell’energia con quelli ambientali. Anche la Toscana ha preso molto sul serio il problema del cambiamento climatico e, in attuazione dell'Agenda 2030, ha dato il via al processo di redazione della Strategia regionale per la sostenibilità. La Regione intende infatti mettere in campo una serie di strumenti volti a individuare gli interventi più utili a raggiungere gli obiettivi di uno sviluppo che sappia associare alla crescita economica anche i temi della tutela dell'ambiente e della equità sociale.

 

E voi cosa pensate dell’allarme cambiamento climatico? Cosa può fare la Toscana per tutelare il nostro pianeta? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 13 "Lotta contro il cambiamento climatico"?


Obiettivo 12 - Consumo e produzione responsabili

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Obiettivo 12 - Consumo e produzione responsabili

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 12: “Consumo e produzione responsabili".

 

 

 

 

 

 

La popolazione mondiale attualmente consuma più risorse rispetto a quelle che gli ecosistemi siano in grado di fornire. Se la popolazione raggiungesse i 9,6 miliardi entro il 2050, servirebbero tre pianeti per soddisfare la domanda di risorse naturali necessarie a sostenere gli stili di vita attuali. Per lo sviluppo sociale ed economico che rientri nella capacità di carico degli ecosistemi, sono necessari dunque cambiamenti fondamentali nel modo in cui le società producono e consumano.

L’Obiettivo 12 mira dunque, ad esempio, a ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti (attraverso misure quali il riciclo), a dimezzare lo spreco alimentare, a incoraggiare le imprese ad adottare pratiche sostenibili e promuovere politiche in materia di appalti pubblici sostenibili.

Negli anni 2016-2017 le regioni con maggiore produzione di rifiuti urbani sono state l’Emilia-Romagna (653,0 kg per abitante) e la nostra Toscana (616,2), ma mentre la prima li raccoglie in modo differenziato per il 60,7% nella seconda si arriva solo al 51,1%.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 12 "Consumo e produzione responsabile"?

 


Obiettivo 11 - Città e comunità sostenibili

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Obiettivo 11 - Città e comunità sostenibili

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 11: “Città e comunità sostenibili".

 

 

 

 

 

 

Più della metà della popolazione mondiale vive in una città, una percentuale che si prevede aumentare al 70% entro il 2050. Sono le città a guidare le economie locali e nazionali, come centri di prosperità dove si concentra oltre l’80% delle attività economiche globali. Le città sono centri per nuove idee, per il commercio, la cultura, la scienza, la produttività, lo sviluppo sociale e molto altro. Nel migliore dei casi le città hanno permesso alle persone di migliorare la loro condizione sociale ed economica. Tuttavia, persistono molte sfide per mantenere i centri urbani come luoghi di lavoro e prosperità, e che allo stesso tempo non danneggino il territorio e le risorse. 

Le caratteristiche chiave di una città sostenibile sono le seguenti:

  • Inclusione, che consente l’accesso a beni e servizi pubblici, opportunità di sostentamento sostenibile, riduzione della disuguaglianza e uguaglianza di genere;
  • Città sane e ben pianificate, con quartieri percorribili, alloggi e servizi a prezzi accessibili, ampi spazi verdi e pubblici e densità adeguate per ottimizzare l’efficienza in termini di costi della fornitura di servizi;
  • Un’alta qualità della vita, con la capacità di competere a livello globale per attirare investimenti e migranti e creare posti di lavoro;
  • Protezione degli ecosistemi urbani come le coste, i laghi, le foreste e le zone umide e conservazione della biodiversità;
  • Resilienza contro le catastrofi quotidiane e i rischi climatici, con vulnerabilità ridotta attraverso la fornitura di servizi e infrastrutture adeguate;
  • Forti collegamenti urbano-rurali per una crescita regionale più prospera e uno sviluppo territoriale equilibrato, con un maggiore accesso ai mercati e all’occupazione.

 

Cosa pensate di queste caratteristiche? Le città della Toscana le rispettano? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 11 "Città e comunità sostenibili"?

 

 

 


Obiettivo 2 - Sconfiggere la fame

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Obiettivo 2 - Sconfiggere la fame

 

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 2: "Sconfiggere la fame".

 

 

 

 

Una persona su nove, cioè circa 795 milioni di persone nel mondo, è denutrita. La maggior parte delle persone che nel mondo soffre la fame vive in Paesi in via di sviluppo, dove il 12,9% della popolazione è denutrita. Nelle regioni in via di sviluppo, 66 milioni di bambini in età scolare vanno a scuola affamati.

L’agricoltura è il settore che impiega il maggior numero di persone in tutto il mondo, fornendo mezzi di sostentamento per il 40% della popolazione mondiale. È la principale fonte di reddito e di lavoro per le famiglie rurali più povere. Per questo investire nei piccoli agricoltori, è la strada migliore per aumentare la sicurezza alimentare e la nutrizione dei più poveri, e per aumentare la produzione alimentare per i mercati locali e globali. Dal 1900, il settore agricolo ha perso il 75% della varietà delle colture. Un uso migliore della biodiversità agricola può contribuire ad un’alimentazione più nutriente, a migliori mezzi di sostentamento per le comunità agricole e a sistemi agricoli più resilienti e sostenibili.

Secondo i dati ISTAT “Indagine sulla struttura e sulle produzioni delle aziende agricole”, in Italia dal 2005 al 2016 le aziende agricole sono diminuite di oltre 580.000 unità, in Toscana di oltre 36.000.   

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 2 "Sconfiggere la fame"?

 

 


Obiettivo 10 - Ridurre le disuguaglianze

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Obiettivo 10 - Ridurre le disuguaglianze

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 10: "Ridurre le disuguaglianze".

 

 

 

 

 

 

L’obiettivo 10 si concentra sulla riduzione delle disuguaglianze all'interno dei paesi e tra i paesi. Le disuguaglianze a livello globale sono enormi e rappresentano uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile e alla lotta contro la povertà. In concreto, l’obiettivo 10 mira alla crescita del reddito delle classi più povere per il raggiungimento di responsabilizzazione e di inclusione sociale, economica e politica per tutti entro il 2030. L’Obiettivo mira inoltre a garantire pari opportunità attraverso l'eliminazione di politiche, pratiche e leggi discriminatorie.

La lunga recessione e la debole ripresa economica hanno profondamente inciso sul tessuto sociale dell’Italia, in particolare sulle fasce più deboli. Il divario fra il reddito disponibile equivalente ricevuto dal 20% della popolazione con più alto reddito e quello del 20% con più basso reddito (quintile più povero) è molto elevato ed è aumentato nell’ultimo decennio: il rapporto interquintilico è passato dal 5,4 del 2006-2007 al 5,6 del 2012 al 6,3 del 2016, rispetto a una media europea che si attesta al 5,2.

Secondo il rapporto “Il modello toscano alla prova della crisi”, elaborato da Iref e presentato da Acli Toscana, «I ricchi (con redditi superiori a 120 mila euro annui) e i poveri (con redditi inferiori a 10 mila euro annui) sono sempre più lontani in Toscana. Il divario tra benestanti e meno abbienti, tra il 2008 e il 2015, è aumentato del 6,7% nella nostra regione, più di due punti percentuali rispetto alla media italiana (+4,3%)».

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 10 "Ridurre le disuguaglianze"?

 

 


Obiettivo 9 - Imprese, innovazione e infrastrutture

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Obiettivo 9 - Imprese, innovazione e infrastrutture

 In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 9: "Imprese, innovazione e infrastrutture".

 

 

 

 

 

 

Gli investimenti in infrastrutture sostenibili e nella ricerca scientifica e tecnologica aumentano la crescita economica, creano posti di lavoro e promuovono la prosperità. Il progresso tecnologico è alla base degli sforzi per raggiungere obiettivi legati all’ambiente, come l’aumento delle risorse e l’efficienza energetica. Senza tecnologia e innovazione, non vi sarà industrializzazione, e senza industrializzazione non vi sarà sviluppo. L’Obiettivo 9 si pone dunque di costruire infrastrutture resistenti, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e promuovere l'innovazione.

Nel corso dell’ultimo anno è cresciuta, nella società e nell’imprenditoria italiana, la consapevolezza che per rimettere in moto uno sviluppo economico di dimensioni adeguate è necessario innovare guardando simultaneamente alla dimensione tecnologica, all’aumento di produttività e alla riduzione del consumo di risorse naturali. Di conseguenze, le attuali tendenze che si registrano sono: un’innovazione basata sulle tecnologie digitali, il passaggio all’economia circolare e lo sviluppo di una nuova generazione di infrastrutture adeguate al 21esimo secolo.

Guardando al Regional Innovation Index (RII), la Toscana si classifica al nono posto tra le regioni italiane, con un punteggio di 79,1. A livello italiano, l’unica regione classificata come “Innovatore forte” è il Friuli Venezia Giulia che, nella classifica di tutte le regioni europee, è centoduesima su 240.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 9 "Imprese, innovazione e infrastrutture"?


Obiettivo 8 - Lavoro dignitoso e crescita economica

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Obiettivo 8 - Lavoro dignitoso e crescita economica

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 8: "Lavoro dignitoso e crescita economica".

 

 

 

 

 

 

Più o meno la metà della popolazione mondiale vive ancora con l’equivalente di circa due dollari al giorno, e in molti luoghi avere un lavoro non garantisce la possibilità di sottrarsi alla povertà. Inoltre, secondo i dati attuali, oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo sono disoccupate, soprattutto giovani. La promozione di una crescita sostenibile e la creazione di sufficienti posti di lavoro dignitoso e rispettoso dei diritti umani sono di fondamentale importanza non solo per i paesi in via di sviluppo ma anche per le economie emergenti e quelle industrializzate. Si stima che, a livello globale, sono necessari 470 milioni di impieghi per coloro che entreranno nel mercato del lavoro tra il 2016 e il 2030. 

Secondo l’indagine Eurostat sulla disoccupazione in Europa nel 2018, l’Italia continua a essere uno dei Paesi europei con il più elevato tasso di disoccupati. Solo in Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia il tasso di disoccupati è più basso di quello fatto registrare in media dagli altri Paesi europei.

Dal secondo Rapporto sulle povertà in Toscana dell'Osservatorio Sociale Regionale, emerge che la Toscana resiste meglio di altre regioni alla recessione economica prodotta dalla crisi. Ma 62.000 famiglie e 143.000 persone sono comunque in povertà assoluta.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 8 "Lavoro dignitoso e crescita economica"?


 


Obiettivo 7 - Energia rinnovabile

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Obiettivo 7 - Energia rinnovabile

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 7: "Energia pulita ed accessibile".

 

 

 

 

 

 

L’energia è un elemento centrale per quasi tutte le sfide e le opportunità che il mondo si trova oggi ad affrontare. Che sia per lavoro, sicurezza, cambiamento climatico, produzione alimentare o aumento dei redditi, l’accesso all’energia è essenziale. L’Obiettivo 7 sostiene in tal modo l'accesso universale e affidabile ai servizi di produzione di energia moderni a prezzi accessibili e mira ad un notevole aumento della quota di energie rinnovabili nell’ambito delle energie globali.

Dobbiamo ricordarci che l’energia è il principale responsabile del cambiamento climatico, rappresentando circa il 60% delle emissioni di gas serra globali: dunque l’energia sostenibile è un’opportunità fondamentale.

Rispetto a una media dell’Europa a 28 del 17,04%, il nostro Paese ha una quota complessiva di consumi energetici da rinnovabili pari al 17,41%. In questo quadro, la Toscana fornisce un contributo di primo piano, di gran lunga il maggiore tra le Regioni dell’Italia centrale e secondo solo a quelli della Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. In totale, il 17,1% dei consumi finali lordi di energia sono coperti in Toscana da fonti rinnovabili (dati 2015). Tuttavia, l’avanzare dei cambiamenti climatici impone il perseguimento di obiettivi più sfidanti in termini di efficienza energetica ed energie rinnovabili. Ad esempio, la Regione Toscana ha dichiarato di puntare a produrre elettricità solo da fonti rinnovabili entro il 2050.

 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 7 "Energia pulita ed accessibile"?


Obiettivo 6 - Acqua pulita e servizi igienico-sanitari

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Obiettivo 6 - Acqua pulita e servizi igienico-sanitari

In questa discussione scopriremo insieme gli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile!

Questo tavolo è dedicato all’Obiettivo numero 6: "Acqua pulita e servizi igienico sanitari".

 

 

 

 

 

 

L’acqua è fonte di vita ed è necessario che questa sia accessibile a chiunque. Un’affermazione che sprona a garantire entro il 2030 l’accesso universale all'acqua pulita e potabile, e a garantire adeguate condizioni igieniche con particolare attenzione alle persone più vulnerabili.

I dati mostrano che la scarsità d’acqua colpisce più del 40% della popolazione globale, una percentuale di cui si prevede un aumento; inoltre, 2,4 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici di base come WC o latrine.

Da una ricerca realizzata da Open Mind Research nel 2018, emerge che in Toscana il 71,4% della popolazione italiana ha bevuto acqua del rubinetto (trattata e non) negli ultimi 12 mesi, dato in aumento di 4 punti percentuali rispetto al 2016. Tra tutti coloro che la bevono il 42,5% dichiara di farlo sempre o quasi sempre.
 

Cosa pensate di questi dati? Quali sono i provvedimenti a vostro parere più urgenti per andare verso l'Obiettivo 6 "Acqua pulita e servizi igienico sanitari"?


Obiettivo 11


Obiettivo 7